NOTTI BIANCHE IN JAZZ
Concerto per un sognatore
da Notti bianche di F. M. Dostoevskij
Era una notte meravigliosa,
una di quelle notti come forse possono essercene
soltanto quando si è giovani
egregio lettore...
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Una storia dedicata a tutti coloro che almeno per un attimo, nella loro vita, hanno vissuto il desiderio di poter fermare l'attimo... per sempre.
Sono notti particolari le notti bianche di Pietroburgo perché si confondono con il giorno e generano desideri, sogni, romanzi e racconti. Narreremo una storia d'amore fra un sognatore e il suo sogno. Questa bellissima avventura dura solo quattro notti. Quando la notte si confonde con il giorno anche i sogni si confondono con la realtà. Una storia dedicata a tutti coloro che almeno per un attimo, nella loro vita, hanno vissuto il Desiderio irrefrenabile di poter fermare l'attimo, per sempre, anche se questo attimo si rivelasse come un sogno. La prima notte bianca, il nostro sognatore incontra una ragazza in lacrime Nastenka. Desiderano incontrarsi ancora, ma lei chiede al nostro sognatore di mantenere una promessa: "non innamoratevi di me...". La seconda notte Nastenka racconta la sua buffa vita e quella di sua nonna, dice di trovarsi lì perché aspetta un uomo misterioso. Il sognatore le racconta com'è fragile e potente la vita di un sognatore. La terza notte piove, è una notte solitaria. La quarta notte bianca il sognatore non riesce a mantenere la promessa, si è innamorato del suo stesso sogno. Il desiderio sorpassa la realtà per pochi istanti. Tutto si dissolve una mattina. Una lettera ricorda al sognatore e al pubblico che sono già passati quindici anni. Ogni volta che sogniamo, Realtà e Desiderio si incontrano ma stringono un patto, a volte questo patto si rompe ma dura un solo attimo.
Lo spettacolo è dedicato a quell'attimo di felicità.
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Drammaturgia Marinella Anaclerio e Flavio Albanese
Regia, impianto e scenico luci Marinella Anaclerio
Con Flavio Albanese e Loris Leoci
Organizzazione Dario Giliberti
Comunicazione Marilù Ursi
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